Scipione Marchesini
Nella vita si fanno degli incontri.
I soci più anziani hanno conosciuto di persona Scipione, ai più giovani vorrei ricordare questo “Signore”. La sua signorilità di modi era fatta di esperienza umana e professionale, di cordialità, di gentilezza ma anche di tanta ironia, una dote che ammiravo, anche perché non è nelle mie corde.
Scipione negli anni 80, contattato dal segretario Anarpe Franco Piconi per “costruire” la Sezione Sicilia Occidentale, si mise all’opera e in un paio di anni aderirono oltre 130 operatori da tutte le varie province.
Partecipò quindi in maniera concreta e fattiva alla creazione dell’Associazione tant’è che organizzò ad Acireale la XIV A.N. “Prospettive dell’agente editoriale e crescita della sua professionalità” presenti circa 150 delegati e come di costume lui la presiedette. In quei tempi le discussioni erano molto, molto animate. Lui, uomo intelligente, sempre con quella “ironia” di chi conosce virtù e vizi dei promotori editoriali, seppe gestire la situazione con estrema fermezza. Inoltre l’organizzazione dell’ospitalità fu magnifica e la bella ceramica, dono dei soci siciliani a tutti i partecipanti, con il logo della Trinacria da allora è sulla mia scrivania.
Da queste mie parole si evince chiaramente la stima professionale di cui Scipione godeva tra i suoi colleghi e ne sono stato testimone con la sua mandante la C.E. Loescher.
Con Scipione avevamo un appuntamento tradizionale, andavamo insieme al Salone del libro di TORINO. Un momento importante per incontrare Editori, Librai, colleghi, ma anche un modo per stare qualche ora insieme. Due persone che erano diventate amiche perché si erano “annusate”, questo incontro malgrado la distanza che quotidianamente li divideva, testimoniava questa amicizia.
Credo questa sua capacità di avvicinarsi e comunicare con gli altri, la correttezza e l’onestà gli abbiano consentito di avere il rispetto e la stima di cui era circondato.
Ho avuto il piacere di conoscere sua moglie e ovviamente Simona, nostra collega, a cui vorrei saper esprimere meglio la mia vicinanza e quella dei colleghi dell’Anarpe.
Ciao Scipione, compagno di una avventura che prosegue.
Roberto Cerreto